Se pensiamo a come il cervello umano elabora i dati, classificandoli in categorie secondo determinati concetti rapidamente fruibili come forma, colore, somiglianza, si può capire come la creazione di stereotipi legati a genere, razze e nazionalità, e la formazione di facili conseguenti pregiudizi, siano sempre in agguato. Uno dei punti focali su cui andrà a lavorare il progetto è proprio la destrutturazione degli stereotipi dai quali nessuno di noi è immune per costruire una nuova – o per alcuni rinnovata – consapevolezza che diversità culturale e accettazione dell’altro da sé possono essere due splendide facce della stessa medaglia.
Nulla di teorico in tutto ciò, anzi, l’approccio del progetto è notevolmente pratico: infatti, ogni scuola e realtà territoriale che ne fa parte lavorerà da gennaio a maggio 2018 attivando dei laboratori dove i ragazzi saranno i protagonisti di attività pratiche e ludiche sui temi della diversità culturale e degli stereotipi in una chiave dinamica, frizzante, coinvolgente che darà loro modo di riflettere e maturare divertendosi e sperimentando in prima persona quanti e quali fraintendimenti, problemi e sofferenze possono nascere dalla superficialità e la banalizzazione o generalizzazione di alcune idee preconcette.
[...] Nell’arco di due anni il progetto sarà monitorato e valutato dall’Università di Bologna, trasmesso come formazione ad altri colleghi – insegnanti ed educatori – esterni e interni e auspicabilmente verranno coinvolte altre classi, per approdare infine all’Unione Europea, dove verrà presentato, ricco dei suoi risultati e feedback, ai decisori politici e responsabili delle politiche giovanili.
Un percorso educativo di grande portata, quindi, che si avvale di una valigetta pedagogica “Essere Umani, Vivere Insieme”, colma di preziose attività, concepita dalla suddetta associazione capofila francese in partenariato con la Fondazione Lilian Thuram (noto calciatore della Nazionale francese e di una squadra italiana di serie A) di educazione contro il razzismo. Una valigetta che si potrà arricchire con nuove suggestioni e attività proposte o veicolate da ciascuno dei partecipanti… e il loro carico di speranze.
Prof.ssa Lilian Testi
Docente di francese della Scuola Secondaria di I grado “Viale della Resistenza"